Il riconoscimento botanico sulle immagini dei dipinti di natura morta ha interessato sia le specie ornamentali - fiori e infiorescenze disposti in ceste, vasi o ghirlande - sia quelle di interesse alimentare: frutti e ortaggi disposti su ceste, piatti, tavoli. L'analisi è stata condotta dalle studiose Anna Letizia Zanotti e Antonella Iacoviello.

Nella prima fase sono state esaminate le riproduzioni fotografiche riferite a 14 pittori, operanti tra il XVII e il XVIII secolo in Italia: Jan Brueghel il Vecchio, Maestro di Hartford, Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi, Agostino Verrocchi, Giovanna Garzoni, Luca Forte , Maestro della Natura Morta Acquavella, Giacomo Recco, Mario Nuzzi detto Mario dei Fiori, Giovanni Stanchi, Nicola Malinconico, Felice Rubbiani, Carlo Antonio Crespi.

L’identificazione delle specie ha presentato diverse difficoltà, derivanti dalla qualità dell’immagine (assenza del colore o non ottimale stato di conservazione del dipinto riprodotto), dalla  posizione della pianta (in secondo piano o in ombra), dalla mancanza di alcune sue parti, indispensabili in molti casi per l’attribuzione, e dalla forte somiglianza tra varietà e cultivar di origine orticola appartenenti a specie diverse o anche a famiglie diverse. Per alcune piante ‘critiche’, come ad esempio per le rose, la determinazione a livello di specie è risultata sempre problematica e si è perciò indicato solo il genere (es. Rosa sp.).

Tra le specie di interesse alimentare, molti problemi di riconoscimento hanno suscitato i frutti di zucche e melonie le radici tuberizzate, assai simili in specie diverse appartenenti alla stessa famiglia o addirittura a famiglie diverse.

È probabile che molte varietà coltivate, spesso ibride, sia di specie ornamentali che di specie di interesse alimentare, siano oggi divenute molto rare o siano pressoché scomparse e quindi non se ne abbiano riscontri attuali.

La consultazione della Fitocronologia di Maniero (2015) aggiornamento e integrazione della Cronologia della Flora Italiana di Pier Andrea Saccardo (1909, 1917), che riporta le date di introduzione in Italia delle specie esotiche, ha consentito di verificare se la specie individuata era già presente nel nostro paese in coltivazione (o naturalizzata) all’epoca in cui operava l’autore del dipinto e quindi di confermarne l’identificazione.

Per ogni immagine di ogni autore sono state elencate le specie botaniche riconosciute - indicandone sia nome comune che nome scientifico - per un totale di 3509 voci. Per le specie della flora italiana è stata seguita la nomenclatura di Pignatti (1982); per le specie esotiche e coltivate è stata seguita la nomenclatura di The Plant list – a working list of all plant species (www.theplantlist.org).

taxa individuati sono circa 270.

I primi risultati del lavoro di analisi botanica sono consultabili nei contributi scaricabili a fianco.

Il riconoscimento è proseguitocon le immagini a colori di dipinti di altri autori. I dati ottenuti verranno progressivamente integrati all’interno del database.