Stefano Tumidei fotografava anche le opere d’arte oggetto delle sue ricerche. A questo proposito, Corinna Giudici gli riconosce un punto di vista inedito e personale nella documentazione artistica, definendo le sue foto «”studi” visivi di opere […] piegati alle esigenze di lettura e studio con pochi ma efficaci strumenti di ottica ed illuminazione ed un occhio impareggiabile per i tagli d’inquadratura» (in Studi in onore di Stefano Tumidei, p. 533). 
Le foto dello studioso riflettono perfettamente il suo sguardo di conoscitore, l’attenzione per gli scorci e per i particolari utili a una lettura sempre acuta e originale dell’opera d’arte.
A questo proposito, si presentano alcune immagini, negativi e stampe, tratte dalle serie che Tumidei dedicò a Giacomo Rossi (1748-1817), scultore bolognese oggetto di due contributi critici fondamentali, pubblicati nel 1992 e nel 2004. Si tratta dell’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Labarum Coeli detta la Baroncella e dell’alcova di Palazzo Aldrovandi, a Bologna, e dello scalone di Palazzo Rusconi (già Tavecchi) a Cento, decorazioni plastiche realizzate tra gli anni settanta e ottanta del Settecento.
Seguono alcune foto relative alla Madonna con Bambino in trono tra san Sebastiano e san Giorgio della Galleria Estense di Modena, attribuita a Dosso o Battista Dossi, che Tumidei realizzò come strumenti di studio e indagine sull’opera nei suoi particolari.