Incontro con Anna Ottani Cavina
Bologna | Fondazione Federico Zeri
Giovedì 20 febbraio 2025, ore 17.30

 

Professore emerito di Storia dell’arte moderna all’Università di Bologna, docente al DAMS delle origini negli anni Settanta, Adjunct Professor alla Johns Hopkins University, Anna Ottani Cavina è presidente onorario della Fondazione Federico Zeri, che ha fondato e diretto fino al 2014. A quell’archivio fotografico ha destinato la sua fototeca di studiosa, oltre 18.000 fotografie che documentano i suoi studi e le sue ricerche.

Questo incontro è l'occasione per raccontare - in modo informale e per immagini - alcune tappe del suo cammino, che l’ha portata a proporre percorsi trasversali e confrontarsi con importanti istituzioni internazionali: Visiting professor a Yale, Brown e Columbia University, ha vissuto lunghi periodi di ricerca presso il Getty Museum di Los Angeles, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington. Un percorso, per scelta, interdisciplinare. Accanto a maestri della storia dell’arte - Longhi, Zeri, Briganti, Arcangeli, Pierre Rosenberg, Robert Rosenblum - altri incontri sono stati determinanti per una visione integrata della cultura: Anceschi, Arbasino, Camporesi, Raimondi, Carlo Ginzburg, Mario Bortolotto, Roberto Calasso, Umberto Eco ... letterati, storici e musicologi di larghi orizzonti, figure di riferimento inimitabili, che hanno saputo promuovere dialoghi e intersezioni oltre i recinti delle discipline.

Nella convinzione che affrontare temi e contesti diversi accenda la passione e aiuti a rigenerare il metodo, Anna Ottani Cavina ha attraversato il Seicento caravaggesco, il Settecento neoclassico e romantico, la nascita della pittura en plein air, quando il paesaggio italiano, percepito come natura e tradotto sulla tela da grandi artisti (da Thomas Jones a Gauffier, da Granet a Corot, da Turner a Ruskin) diventa quel luogo della immaginazione e della memoria che da allora tutti noi, credendo di conoscerlo da sempre, chiamiamo Italia. L’esposizione Paysages d’Italie presentata al Grand Palais di Parigi (2001) e poi a Mantova in Palazzo Te, è considerata il manifesto di questa nuova percezione del paesaggio, cui sono seguite altre mostre importanti Montagna, Arte e Scienza allestita per l’inaugurazione del MART a Rovereto (2003); Granet, Roma e Parigi (2009) per Villa Medici a Roma; John Ruskin, Le Pietre di Venezia (2018) per il Palazzo Ducale di Venezia.

Fra i suoi libri si ricordano: Carlo Saraceni (1968), prima monografia dedicata a un artista caravaggesco, sulla scia del Serodine, di Roberto Longhi, Il Settecento e l’antico (1982), I paesaggi della ragione (1994), Felice Giani e la cultura di fine Settecento (1999)Il diario di Thomas Jones (2003), Geometries of Silence (2004), Federico Zeri, dietro l’immagine (2009), Terre senz’ombra. L’Italia dipinta (2015), Una panchina a Manhattan (2019), Louis Gauffier. Un pittore francese in Italia (2022).

Dal 1988 collabora alle pagine culturali del quotidiano 'La Repubblica'. Dal governo francese è stata insignita del titolo della Légion d’honneur (2001) e di Officier des Art et des Lettres (2011).

 


Ingresso libero
Fondazione Federico Zeri          
Piazzetta Giorgio Morandi, 2
40125 Bologna
fondazionezeri.info@unibo.it

 

Incontro organizzato con il contributo dell'Associazione Amici di Federico Zeri