Nei fondi dell’archivio fotografico sono presenti migliaia di documenti cartacei conservati accanto alle fotografie. Connessi sia fisicamente sia tematicamente ai fototipi, questi materiali integrano ed esaltano il loro potenziale informativo, fornendo indicazioni ulteriori sulle opere, sugli artisti o sulle fotografie. Sono stati inventariati e descritti e sono ricercabili all’interno della banca dati.

Si tratta di appunti di lavoro, perizie, relazioni di restauro, opuscoli, estratti, corrispondenza con collezionisti, antiquari e studiosi, bozze di articoli e di saggi.
Tra i documenti più significativi si segnalano 320 perizie di Federico Zeri, delle quali lo studioso ha conservato copia nella sua fototeca, o le celebri liste della fototeca di Everett Fahy, quasi 200 elenchi ragionati di dipinti che lo studioso, tra i massimi conoscitori dell’arte fiorentina del Quattrocento, conservava nel suo archivio fotografico donato alla Fondazione.

Nell’Archivio di Luisa Vertova, recentemente acquisto, i documenti cartacei costituiscono una vera e propria serie, composta da oltre 30 faldoni contenenti migliaia di lettere e materiali funzionali a studi e ricerche databili tra il 1950 e il 2007. Al suo interno si segnala un epistolario dall’eccezionale valore storico e informativo, ordinato alfabeticamente dalla stessa studiosa.

Grazie a un contributo della Direzione Generale per gli Archivi la Fondazione ha implementato il proprio software per rendere possibile la descrizione dei singoli documenti e valorizzare il collegamento con le opere d'arte o le fotografie a cui si riferiscono. Attraverso il Catalogo Documenti Allegati, si possono effettuare ricerche per autore, destinatario, tipologia, argomento e cronologia. Nei casi più significativi la scheda descrittiva è accompagnata dall'immagine digitale.

La Fondazione raccoglie lettere, articoli, expertise, in originale o in copia, che documentino il percorso e l'attività di Federico Zeri sul versante della ricerca storico artistica e su quello della salvaguardia del patrimonio.

In particolare, la Fondazione è interessata a ricostruire gli epistolari di Zeri con studiosi, collezionisti, antiquari, istituzioni.

I materiali raccolti vengono archiviati e catalogati secondo le normative internazionali sulla descrizione di documenti. Nel rispetto della privacy, saranno resi parzialmente accessibili alla consultazione attraverso il catalogo online.