A cura di Roberto Pinto. Un’installazione per la Biblioteca Zeri in occasione di ART CITY Bologna 2025

16 gennaio-28 marzo 2025
lunedì-venerdì, 10.00-17.30
Ingresso libero

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 e Arte Fiera
Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Main sponsor Hera
Partner digitale Var group

 

La Fondazione Federico Zeri presenta Nuova Mixage Up, una grande installazione di Flavio Favelli pensata per la sala di lettura della Biblioteca Zeri, un vasto ambiente ricavato nell’ex dormitorio delle novizie del convento rinascimentale di Santa Cristina, sede della Fondazione Federico Zeri e del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
La mostra rientra nel programma di ART CITY Bologna 2025 in occasione di Arte Fiera. Valore aggiunto di questo progetto è la disponibilità di uno spazio inedito, di grande fascino e di alto valore storico artistico, che per la prima volta aprirà le porte al pubblico internazionale di ART CITY e Arte Fiera.

Contaminare con opere d'arte contemporanea spazi architettonici antichi e molto connotati è ormai prassi diffusa in grado di creare cortocircuiti che stimolano una visione trasversale dei saperi. 
E' questo il caso di Nuova Mixage Up, un'installazione di grande impatto visivo formata da una serie di scaffali in legno, simili a quelli che ospitano i libri, contenenti 216 bottiglie di liquori, di forme e dimensioni diverse, raccolte nel corso degli anni dall’artista. Un’opera in linea con la poetica di Flavio Favelli, incentrata sull’utilizzo di oggetti carichi di memoria, ma riassemblati e rivestiti di nuovo significato.  Gli scaffali, senza fondo, posizionati sopra i mobili libreria al centro della sala, appariranno come un immenso diaframma trasparente dove le bottiglie di vetro dialogano con le migliaia di volumi alle pareti senza invadere lo spazio, che potrà continuare a essere fruito dai tanti studenti che frequentano la Biblioteca Zeri, in una vera compenetrazione tra spazio d’uso e opera d’arte.

 «L’installazione per la Biblioteca Zeri – spiega Flavio Favelli – consiste nella esposizione di una serie di bottiglie che raccolgo da molti anni. Sono bottiglie di superalcolici italiani dalle quali ho rimosso le etichette. Storiche bottiglie che dal Dopoguerra in poi hanno avuto una grande fortuna. Grappe, amari, liquori, vermouth, aperitivi, distillati; ogni regione d’Italia aveva una grande tradizione con ditte che si ingegnavano per comunicare il loro prodotto con forme inedite, nuove e seducenti, entrate nell’immaginario collettivo. Questa installazione si interroga sulla forma e sull’estetica della bottiglia, sempre in secondo piano rispetto all’etichetta. L’operazione cerca inoltre di mettere in relazione due oggetti emblematici, libri e bottiglie, che da secoli segnano il nostro tempo e quello dell’arte».

 

Fondazione Federico Zeri
Piazzetta Giorgio Morandi 2
40125 Bologna

Anteprima stampa
14 gennaio ore 11.00

Inaugurazione
15 gennaio ore 17.00-20.00

Aperture durante ART CITY ed eventi speciali

  • venerdì 7 febbraio ore 18.00-22.00 > serata speciale con l’artista e i curatori
  • sabato 8 febbraio ore 10.00-22.00
  • domenica 9 febbraio ore 10.00-18.00
  • giovedì 13 febbraio ore 17.30 > Talk con l’artista. Flavio Favelli in dialogo con Roberto Pinto

Informazioni
Segreteria generale: fondazionezeri.info@unibo.it | tel. +39 051 2097471/486
Comunicazione, relazioni esterne: Marta Forlai | marta.forlai@unibo.it | tel. +39 051 2097486

Uffici stampa
Nuova Mixage Up: Sara Zolla | tel. +39 346 8457982 | press@sarazolla.com
Ufficio stampa Università di Bologna | tel. +39 051 2088664 | ufficiostampa@unibo.it

Catalogo 
bruno editore, Venezia
L’intera collezione di bottiglie sarà inoltre fotografata e resa fruibile su una piattaforma web realizzata da Var Digital Art by Var Group.

 

Flavio Favelli (Firenze, 1967), laureato in Storia Orientale all’Università di Bologna, è tra gli artisti italiani più interessanti della sua generazione e da molti anni tra i principali protagonisti dell’arte contemporanea in Italia. Da sempre lavora con attenzione e rigore sul rapporto contenuto/contenitore utilizzando materiali di recupero e arredi d’epoca creando installazioni ambientali efficaci anche come spazi di pubblica fruizione. Ha esposto con progetti personali al Centro per l’Arte Pecci a Prato nel 2005, al Projectspace 176 a Londra nel 2006, alla Fondation Antoine de Galbert a Parigi nel 2007, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino nel 2007, al MACRO di Roma e al MAMbo a Bologna nel 2011, al MAXXI nel 2015 a Roma, a Ca’ Rezzonico a Venezia nel 2019, alla GAM di Torino e al Museo di Capodimonte nel 2022.  Ha partecipato alla XIII Biennale di Scultura a Carrara (2007) e alla XV Quadriennale a Roma (2008) e alla mostra “Italics” a Palazzo Grassi a Venezia (2008, al festival No Soul For Sale della Tate Modern a Londra (2010) e a mostre collettive al Castello di Rivoli nel 2012 e 2015, al MOCA di Cleveland nel 2016 e al Xi’an Art Museum e al Palazzo del Quirinale nel 2018 e al MAAT di Lisbona nel 2022.   Ha realizzato l’ambiente permanente Sala d'Attesa nel Pantheon di Bologna all’interno del cimitero della Certosa (2008). Ha partecipato a due Biennali di Venezia nel 2003 e nel 2013. Nel 2015 l’opera Gli Angeli degli Eroi viene celebrata dal Quirinale per la ricorrenza del 4 Novembre.  Nel 2016, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, è invitato a partecipare come relatore ad un convegno sull’arte contemporanea organizzato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2017 il progetto Serie Imperiale vince la seconda edizione dell’Italian Council. Nel 2019 presenta Black Avorio, opera permanente al parco Sculture di Santa Sofia (FC) e il libro d’artista Bologna la Rossa con Edizioni Corraini.  Nel 2021 l’opera I Maestri serie Oro è commissionata e acquistata dalla Fondazione Torino Musei GAM mediante il Piano Arte Contemporanea del Ministero. Nel 2023 vince il 74° premio Michetti.