a cura di Chiara Basalti, Francesca Mambelli, Elisabetta Sambo, Francesca Tancini
Bologna, Fondazione Federico Zeri
20 settembre-31 ottobre 2012
 
 
In occasione di Artelibro 2012, la Fondazione Federico Zeri dedica una mostra al progetto di catalogazione della collezione di cataloghi d'asta di Federico Zeri.
 
La Biblioteca Zeri possiede la più importante collezione di cataloghi d'asta presente in Italia. Sono 37.000 cataloghi di vendite italiane e straniere dalla fine dell'Ottocento al 1998. I volumi spesso documentano vendite di collezioni poco note e di case d'asta minori.
 
Un primo nucleo di 12.000 cataloghi italiani, inglesi, francesi e tedeschi verrà schedato entro la fine del 2013 grazie al contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con la collaborazionedell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali e dell'Università di Bologna.
 
Questi preziosi volumi, postillati dallo stesso Zeri e da altri storici dell'arte o collezionisti, affiancano e completano l'archivio fotografico dello studioso, composto da 290.000 immagini, di cui più di 130.000 disponibili nel database online della Fototeca Zeri.
 
La mostra presenta una selezione di cataloghi antichi e di fotografie della Fototeca Zeri e intende illustrare il legame e le connessioni spesso inedite tra i dati presenti nei cataloghi e nelle fotografie attraverso la ricostruzione di due vendite di importanti collezioni di primo Novecento: la collezione William Neville Abdy (Christie, Manson & Woods, Londra 1911) e la collezione Gioacchino Ferroni (Jandolo e Tavazzi presso la Galleria Sangiorgi, Roma 1909).
 
Il progetto di catalogazione della collezione di cataloghi d'asta porterà alla creazione di un nuovo database online che affiancherà quello della Fototeca Zeri.
 
Il sistema integrato di dati tra Fototeca e Biblioteca consentirà di corredare ogni catalogo di un apparato iconografico vasto e immediatamente disponibile, di aggiungere nuove e importanti informazioni sulle singole opere vendute, di ricostruire i percorsi delle opere d'arte, attraverso i nomi dei collezionisti e i successivi passaggi antiquariali.
 
Il database ‘Cataloghi d'asta' costituirà uno strumento prezioso per la ricostruzione del patrimonio italiano disperso e per tracciare la storia del collezionismo.
 
 
La mostra è organizzata con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.