Il Catalogo della Fondazione Zeri è oggi considerato il più importante e affidabile repertorio sull'arte italiana presente nel web con oltre 2000.000 immagini, in continuo incremento, di opere di pittura e scultura italiana e dipinti di natura morta.
La Biblioteca Zeri, è inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale (Opac SBN), è inoltre in corso la catalogazione della raccolta di Cataloghi d'asta, che ha portato alla realizzazione del primo database specifico dedicato a questa tipologia di materiali, perfettamente integrato con il catalogo della fototeca.
Investire sulle tecnologie digitali e sull'accessibilità online alle risorse per la ricerca si è rivelata una scelta vincente, riconosciuta a livello internazionale. Una sfida importante, ma innanzitutto un impegno a garantire la fruizione più ampia possibile di un patrimonio inestimabile, in particolare per i giovani che intraprendono oggi gli studi di Storia dell'arte.
A questo impegno si affianca un'intensa attività di formazione e di ricerca.
La Fondazione organizza summer school e seminari di formazione specialistica su temi legati alla storia dell’arte e agli archivi fotografici, rivolti a studiosi, studenti e a esperti del settore degli archivi fotografici e delle biblioteche. I corsi della Fondazione rappresentano un’importante occasione di specializzazione, arricchimento e confronto, complementare alla didattica universitaria.
La Fondazione promuove inoltre borse di studio, convegni e pubblicazioni scientifiche, conferenze e incontri di alta divulgazione aperti al pubblico.
La Fondazione Federico Zeri è content provider di Europeana, fa parte del RIHA, the International Association of Research Institutes in the History of Art, partecipa ai seguenti gruppi di ricerca internazionali: ARTchives - Centro di ricerca per la storia della storia dell’arte; PHAROS - Photo Archives Online Search Consortium; BYZART - Byzantine Art and Archaeology Thematic Channel; ZERI & LODE – Per la trasformazione del catalogo Zeri in Linked Open Data.
La sede della Fondazione è nel convento rinascimentale di Santa Cristina nel centro storico di Bologna. Nello stesso complesso si trova il Dipartimento delle Arti dell'Università. I due istituti costituiscono insieme un polo scientifico di primaria importanza che consente le più ampie possibilità di ricerca nel campo delle arti visive.