L’intervento di conservazione e valorizzazione dell’Archivio Croci promosso dalla Fondazione Federico Zeri in accordo con il Comitato tecnico scientifico della Biblioteca delle Arti, prevede le seguenti fasi:

DESCRIZIONE ARCHIVISTICA

Catalogazione dell’archivio a livello di fondo tramite la redazione della scheda FF secondo il tracciato previsto dall’ICCD.
La Scheda Fondo dell’archivio, che include anche la rappresentazione ad albero delle sue partizioni interne, costituisce il punto di partenza per la catalogazione puntuale dei singoli fototipi. È disponibile nel catalogo ESPLORA I FONDI della Fondazione Zeri e accessibile anche dal sito della Biblioteca delle Arti.

PULITURA, DIGITALIZZAZIONE, CONDIZIONAMENTO

Le operazioni di pulitura e scansione saranno riservate ai negativi. Coinvolgeranno le 4.196 lastre che costituiscono le matrici anche dei positivi stampati da Fotofast, la cui qualità molto bassa non garantisce un’adeguata restituzione dell’immagine. I materiali saranno puliti e digitalizzati contestualmente senza sottoporre le lastre a pericolosi spostamenti.

Sono previste:

  • spolveratura delle lastre con pennellesse o microaspiratori del lato emulsione, e con soluzione idroalcoolica lato vetro
  • acquisizione tramite scanner dei negativi su pellicola e vetro con dimensione output formato tif, 5.000 pixel lato maggiore (risoluzione media circa 500 dpi)
  • inserimento di ogni lastra in vetro in apposita busta chiusa su tre lati in carta chronos PAT
  • posizionamento dei materiali, anche su pellicola, in nuovi contenitori a norma PAT passed, con trascrizione del numero di inventario presente sui vecchi pergamini 

CATALOGAZIONE INFORMATIZZATA

Schedatura puntuale di 2.100 lastre all’interno del database della Fondazione Zeri tramite utilizzo del software “Gestione archivio”. Questo sistema è particolarmente funzionale alla catalogazione di raccolte fotografiche di tema storico artistico, prevedendo 113 voci descrittive delle fotografie e 90 campi destinati alla registrazione dei dati sulle opere e i monumenti documentati. Esso permette inoltre di integrare virtualmente materiali conservati in raccolte fotografiche diverse, arricchendo le notizie sui soggetti veicolate dalle diverse fonti iconografiche, con grande beneficio per gli studi di storia dell’arte e di storia della fotografia.

 

Tutte le operazioni verranno effettuate sotto il coordinamento e il controllo della Fondazione Federico Zeri e del Comitato tecnico scientifico della Biblioteca delle Arti.
Il progetto, della durata di un anno, si concluderà a dicembre 2023.