PHAROS è un consorzio internazionale di 14 tra i più importanti archivi fotografici del mondo per la documentazione storico artistica. Il suo obiettivo è realizzare una piattaforma di ricerca comune che unisca immagini digitalizzate e metadati dei singoli istituti e si costituisca come strumento di ricerca interattivo rivolto alla comunità degli storici dell'arte.

Fin dalla sua costituzione, nel gennaio 2013, la Fondazione Federico Zeri partecipa a PHAROS (Photo Archives Online Search), un consorzio che raccoglie 14 istituzioni di rilevanza internazionale depositarie di raccolte fotografiche di interesse storico artistico: Biblioteca Hertziana; Bildarchiv Foto Marburg; Courtauld Institute of Art; Frick Art Reference Library; Fondazione Federico Zeri; Fototeca Berenson;Getty Research Institute;Institut National d’Histoire de l’Art; Kunsthistorisches Institut in Florenz; National Gallery of Art; RKD - Netherlands Institute for Art History;  Paul Mellon Center for Studies in British Art; Yale Center for British Art; Warburg Institute.

L’obiettivo è stato fin da subito testare forme di convergenza di immagini e dati per dar vita, in una prospettiva a medio termine, ad un’unica piattaforma in cui riunire le risorse di tutti i partecipanti: 25 milioni di immagini.

 PHAROS rappresenta il contesto privilegiato in cui sperimentare l’interoperabilità tra banche dati realizzate a partire da standard catalografici diversi e verificare la reale utilità per la ricerca di tools messi a disposizione dalla tecnologia informatica, tra cui sistemi di visual searching basati sul riconoscimento di pattern contigui. Nel 2016 è stato lanciato il PHAROS Art Research Database che permette ricerche per immagine su circa 100.000 fotografie, prevalentemente di dipinti italiani del Rinascimento, conservate in otto diversi archivi fotografici. È possibile condurre una ricerca a partire da una fotografia posseduta e successivamente confrontare immagini e dati della stessa opera forniti dai diversi providers trovate automaticamente dal sistema.

 Nel 2019, grazie a un finanziamento dalla Mellon Foundation, è stato avviato il primo progetto pilota per la convergenza di dati catalografici nella piattaforma Reaserch Space.

Sei archivi, tra cui la Fondazione Federico Zeri, hanno fornito i propri dati che sono stati strutturati sulla base dell’ontologia CIDOC-CRM e riconciliati a vocabolari e authorities internazionali nel dominio della storia dell’arte. L’interfaccia finale permetterà all’utente di creare percorsi di ricerca personalizzati, confrontare informazioni sulle stesse opere fornite da istituzioni differenti riconoscendone la provenienza, avere accesso immediato ad altre risorse esterne e riusare i dati a proprio piacimento. Le immagini saranno pubblicate nello standard IIIF che consente di effettuare zoom e rotazioni, calibrare luminosità, contrasto e saturazione, identificare e taggare specifiche aree dell’immagine, confrontare foto provenienti da diverse collezioni.

 Il rilascio della prima versione del database PHAROS in ResearchSpace è previsto per l’autunno del 2020.