Tra le numerose fotografie commissionate alla ditta Brogi da storici dell’arte e studiosi, la Fototeca Zeri conserva uno dei nuclei più ampi che documenta la straordinaria campagna fotografica relativa alle opere di Donatello, realizzata per conto dello storico dell’arte ungherese Jenő Lányi (1902-1940).

Nella Fototeca Zeri sono state individuate circa 940 stampe alla gelatina ai sali d’argento parte della campagna fotografica sulle sculture di Donatello (1386-1466), realizzata dalla ditta Brogi intorno al 1935 per conto dello storico dell’arte ungherese Jenő Lányi (1902-1940). Oltre 800 sono ordinate e conservate a parte in cinque faldoni nella sezione di Scultura italiana.
Si tratta di uno dei nuclei più ampi che documentano questa straordinaria campagna fotografica, in parte utilizzata per la pubblicazione The sculpture of Donatello, curata da H. W. Janson nel 1957, e che sembra contasse in tutto 2.800 fotografie.

Non sono note le circostanze in cui le fotografie sono pervenute a Federico Zeri. Sappiamo però che Zeri era solito acquisire interi fondi fotografici appartenuti a storici dell’arte, studiosi, antiquari, tra cui anche 400 fotografie eseguite da Brogi su commissione, che presentano una numerazione diversa rispetto a quella solitamente utilizzata e non rientrano nei cataloghi di vendita della ditta.

L’ipotesi più probabile, stando anche alle annotazioni di Zeri sui versi, che in molti casi rimandano a una vera e propria catalogazione, è che lo studioso abbia avuto le stampe intorno al 1958, quando fu chiamato per ordinare l’immensa documentazione fotografica di Brogi, nel frattempo ceduta alla ditta Alinari, comprese quelle fotografie che riguardavano commissioni realizzate per conto di altri storici dell’arte, tra le quali risultavano anche quelle di Lányi.

La campagna fotografica era stata eseguita da Gino Malenotti, “la vera anima fotografica e artistica della ditta” dopo la morte di Carlo Brogi. Fotografo di grande esperienza e sensibilità, Malenotti aveva sviluppato una tecnica impeccabile nel fotografare le sculture, delle quali riusciva a rendere la plasticità calibrando sapientemente l’incidenza della luce artificiale diffusa. 

Tra gli scatti più significativi presenti nella fototeca di Zeri si segnalano le 50 fotografie che raffigurano il gruppo di Giuditta e Oloferne, ancora collocato in piazza della Signoria, prima del recente trasferimento in palazzo Vecchio a Firenze, alcune delle quali sono state esposte in occasione della mostra “Donatello. Inventore del Rinascimento” (Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, 2 settembre 2022-8 gennaio 2023).

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Bibliografia

W.H. Janson, The sculpture of Donatello, Princeton (NJ) 1957

A. Sarchi, Sulle tracce di Lányi e Malenotti. Il fondo Brogi su Donatello nella Fototeca Zeri, in Photo archives and the photographic memory of art history, a cura di C. Caraffa, Berlino, Monaco di Baviera 2011

S. Silvestri, Lo studio Brogi a Firenze. Da Giacomo Brogi a Giorgio Laurati, in «AFT Rivista di Storia e Fotografia», n. 20, 1994, pp. 9-32

N. Rowley (a cura di), Donatello. Inventor of the Renaissance, catalogo della mostra (Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, 2 settembre 2022-8 gennaio 2023), Leipzig 2022