Digitalizzazione e fruizione online dei cataloghi d’asta storici della Biblioteca Zeri

"Programma Regionale FESR 2021/2027 Priorità 1 – Azione 1.2.2 – Bando per il sostegno a progetti presentati da soggetti pubblici e privati per la digitalizzazione del patrimonio culturale di biblioteche, archivi storici, musei e altri istituti e luoghi della cultura" .

 

Sintesi e obiettivi del progetto

Il progetto prevede la digitalizzazione e fruizione online dei cataloghi d’asta storici della Biblioteca Zeri. L'obiettivo è mettere a disposizione del pubblico il nucleo più antico e prezioso della collezione di cataloghi d’asta raccolti da Federico Zeri, datati dalla fine dell’Ottocento al 1929, anno cruciale per la storia del mercato. Si tratta di 1.900 volumi in sei lingue diverse, relativi a vendite avvenute in Europa e negli Stati Uniti, che permettono di ricostruire in modo organico e trasversale la storia della commercializzazione degli oggetti d'arte. I cataloghi sono già descritti nel Polo bibliotecario bolognese e accessibili dall’OPAC SBN.

Verrà eseguita la digitalizzazione integrale di tutti i volumi e lo sviluppo di nuove tecnologie che ne permettano una fruizione avanzata, a più livelli. I file immagine confluiranno in una Digital Library in cui i volumi potranno essere sfogliati virtualmente e ricercati a partire dalle entità citate nei titoli, opportunamente indicizzate e riconciliate. Un’applicazione in linked data, costruita tramite tecnologie del semantic web e accessibile dal sito della Fondazione Zeri, permetterà invece ricerche puntuali sul full-text dei cataloghi, utilizzando soluzioni innovative di information visualization.

Valore della collezione

La Biblioteca Zeri possiede un nucleo di circa 37.000 cataloghi d’asta. Si tratta della più cospicua raccolta del suo genere esistente in Italia e una delle più consistenti al mondo. Costituita da Federico Zeri in decenni di ricerche e di acquisti, era uno strumento indispensabile lo studio delle opere d’arte, complementare alla sua fototeca.
Il nucleo di maggiore interesse di questa straordinaria collezione è costituito dai cataloghi d’asta antichi. Ovvero i volumi pubblicati prima del 1929, data cruciale nella storia del mercato. La grande crisi finanziaria internazionale decretò infatti un brusco arresto delle transazioni e quindi della produzione di questi repertori.
Nella collezione di Zeri sono stati individuati 1.900 cataloghi editi entro tale anno, prodotti da case di vendita di 11 diverse nazionalità. Si tratta di volumi rari, in cui sono elencati e descritti tutti i lotti posti in vendita nelle singole aste. Sono spesso corredati da tavole e illustrazioni e, in alcuni casi, presentano note manoscritte che con proposte attributive, provenance, prezzi, acquirenti e successive collocazioni delle opere. Questi segni aumentano il potenziale informativo dei cataloghi rendendoli di fatto esemplari unici. Oltre che nella rarità dei cataloghi, per la maggioranza non presenti in altre biblioteche, il plusvalore di questa raccolta risiede nella sua organicità e completezza.

Impatto atteso 

La realizzazione del progetto porterà a una maggiore e più immediata fruibilità di questi materiali speciali. Attraverso l’elaborazione di strumenti di consultazione avanzata all’interno di piattaforme interattive, verrà valorizzata una raccolta libraria particolarmente preziosa che riveste interesse per un pubblico allargato costituito da studiosi, storici dell’arte, archivisti, conservatori, sociologi, studiosi interessati alla storia dl gusto.

I cataloghi d’asta sono stati, tra Otto e Novecento, gli strumenti privilegiati per la crescita e lo sviluppo del mercato di oggetti culturalmente rilevanti: opere d’arte figurativa, ma anche libri e biblioteche, strumenti scientifici, naturalia, documenti di interesse collezionistico. Nello specifico del patrimonio italiano, attraverso i cataloghi d’asta è possibile ricostruire gli itinerari che hanno determinato la dispersione di opere e di collezioni talvolta centrali per la definizione della nostra identità nazionale. 

Il primo beneficio del progetto consiste nella messa a disposizione degli utenti dei contenuti integrali dei cataloghi. Le scansioni dei volumi saranno pubblicate all’interno di una digital libray di facile accesso, compliant e potenzialmente integrabile con la futura Digital Library nazionale. 

All’impatto sulla ricerca storico artistica, si unisce quello legato allo sviluppo tecnologico, nel settore emergente della digital art history. Il progetto comporta infatti un utilizzo innovativo delle tecnologie del semantic web per la valorizzazione dei dati descrittivi di ogni singolo item citato nel catalogo. È prevista non solo l’identificazione univoca e la riconciliazione con sistemi di controllo di autorità dei dati relativi ad autori delle opere, oggetti, luoghi, collezionisti, bibliografia relativi ai singoli lotti, ma anche la realizzazione di un triplestore in cui il dataset linked data che emergerà dall’applicazione ai testi delle tecniche di riconoscimento automatico, sarà messo in relazione con altri dati aperti che già esistono nel data cloud. Questi collegamenti potranno arricchire notevolmente l’esperienza dell’utente nella fruizione dei contenuti.
Verranno costruiti dei sistemi d’accesso e di fruizione che permetteranno di consultare questi contenuti in modo innovativo, con un approccio molto diverso rispetto all’esperienza di consultazione, analogica o virtuale, del singolo catalogo. Con l’utilizzo di grafici, tabelle, mappe di geolocalizzazione e linee del tempo, verranno costruite delle narrative visuali che potranno risultare utili a chi usufruisce del knowledge graph, consentendo di rispondere a domande di ricerca specifiche sui contenuti della collezione o restituendo informazioni di natura statistica.

Il progetto, infine, avrà un impatto positivo sulla conservazione fisica dei materiali. Gli esemplari danneggiati saranno restaurati prima di essere sottoposti a scansione, inoltre il processo di digitalizzazione limiterà la consultazione degli esemplari più fragili, assicurando loro una migliore sopravvivenza nel tempo.