Nel primo decennio della sua storia, la fototeca della Fondazione ha coinciso con la raccolta che Federico Zeri ha donato all’Università di Bologna nel 1998.
Il Fondo Zeri si presentava compatto, chiuso, perfettamente ordinato. Una situazione piuttosto rara nel panorama degli archivi fotografici analogici, frutto del capillare lavoro di classificazione e riordino a cui lo studioso ha dedicato gran parte della sua carriera.
Su questi straordinari materiali nel 2003 è stato avviato il progetto di catalogazione volto alla messa in sicurezza e alla valorizzazione della fototeca, basato sull’integrazione tra ricerca storico critica, descrizione catalografica e utilizzo delle nuove tecnologie.
Il database online, esito di questo processo, ha permesso la consultazione via web dei materiali e ha fatto conoscere il patrimonio e l’attività della Fondazione in tutto il mondo, anche al di fuori del pubblico selezionato degli storici dell’arte.
Dal 2008, studiosi, fotografi, collezionisti e antiquari hanno scelto di destinare le proprie collezioni fotografiche all’archivio della Fondazione.
Anche se si tratta di nuclei numericamente e qualitativamente inferiori a quello di Zeri, questi materiali ne integrano la documentazione e forniscono importanti e inediti spunti per lo studio dei rapporti tra storia dell’arte e fotografia.
I nuovi fondi fotografici della Fondazione sono al centro del progetto Esplora i fondi che porterà alla pubblicazione della omonima banca dati online, collegata al catalogo fototeca, che permetterà di esplorare e conoscere i contenuti di tutte le raccolte.
La Fondazione Federico Zeri, oggi con un patrimonio di oltre 435.000 fotografie, aspira a diventare sempre di più un repository per fondi fotografici di persona legati alla Storia dell’arte.